Nel tentativo di migliorare i risultati clinici e rendere più agevole l’utilizzo degli innesti ossei, a partire dall’inizio del 2000, abbiamo utilizzato innesti eteroplastici, cioè a tessuto osseo proveniente da altre specie opportunamente deantigenato.
In particolare abbiamo utilizzato osso suino (osteoplant), mentre dal 1997 al 1999, soprattutto nella chirurgia protesica dell’anca, ed in particolar modo nel riempimento di difetti ossei nella chirurgia da revisione, abbiamo utilizzato osso omologo (tutoplast deidratato e sterilizzato a raggi gamma). In questo lavoro riportiamo i risultati clinici e radiografici dall’inizio della nostra esperienza confrontando i risultati dei due tipi di innesti ossei utilizzati […]