L’aggiunta di un sostituto osseo equino all’osso autologo non cambia le proprietà immunoistochimiche del tessuto rigenerato.
La scheda riepiloga i risultati di uno studio pubblicato nel 2011 su Implant Dentistry. Lo studio ha impiegato un sostituto osseo equino a collagene preservato (Osteoplant Osteoxenon, Bioteck), composto di granuli ossei sia spongiosi che corticali (1:1) della dimensione di 0.5 – 1 mm. I ricercatori hanno analizzato campioni ossei provenienti da seni mascellari innestati o con solo osso autologo o con una miscela di osso autologo e Osteoxenon in proporzione 1:1 e, come controllo, campioni di tessuto osseo basale. L’analisi istologica ha comportato la misura della densità microvascolare (MVD), indice della neovascolarizzazione tessutale; l’analisi immunoistochimica ha previsto la quantificazione di due diversi fattori che concorrono alla modulazione positiva dell’osteogenesi. I risultati dello studio dimostrano come Osteoxenon interagisca in maniera fisiologica con i processi rigenerativi, confermandolo come una valida alternativa all’impiego del solo osso autologo.